Vivere la solitudine della separazione
Il malessere della solitudine dopo la separazione è determinato dalla mancanza dell’oggetto di attaccamento, “perdita dell’amore”, e dall’isolamento sociale. Nella solitudine della separazione si vivono momenti difficili associati da nervosismo, ansia, intolleranza e insonnia. La vita appare senza senso, vuota e con un futuro incerto, si dubita di poter trovare una persona d’amare, che ricambi il nostro amore. Crediamo di rimanere soli tutta la vita per la paura d'innamorarsi e non soffrire ancora un'altra volta. Alla perdita della persona amata si aggiunge l'isolamento sociale perché mancano quelle abitudini che facevano parte del nostro quotidiano: la telefonata, la passeggiata, la cena del fine settimana, il cinema con i reciproci commenti, il piccolo litigio. Ci mancano gli amici che per motivi diversi nel tempo non li abbiamo più frequentati, e alcuni che frequentavamo prima della separazione si sono allontanati perché non amano vivere accanto a ciò che temono: la separazione. Allontanandosi dal separato è come allontanare l'immagine minacciosa della separazione. “E’ capitato a lui potrebbe capitare anche a me”. E’ la prova tangibile che può succedere, “potrebbe invogliare anche il nostro partner a farlo”. La loro paura alimenta pensieri moralistici e giudizi inappropriati nei nostri confronti. Il separato avverte il disagio degli altri e il proprio, e si allontana dagli amici accrescendo la propria solitudine.