"La strada era sconnessa e scivolosa. 
Il piede mi è scivolato mandando 
l'altro piede fuori strada, ma mi sono ripreso 
e mi sono detto: sono scivolato, non sono caduto”.
Abraham Lincoln (Dopo una sconfitta alle elezioni per il Senato)

Cos'è l'autostima?

L’autostima è una stima ovvero una valutazione che noi facciamo di noi stessi. Questa valutazione che agisce sulle nostre risorse personali, enfatizzandole o riducendole, può essere sia positiva (solida autostima) che negativa (bassa autostima).

La persona con una bassa autostima:

  • non è sicura delle proprie qualità e potenzialità;

  • evita di prendere qualsiasi decisione per un eccessivo timore di sbagliare;

  • quando sperimenta un successo tende a svalutarlo e sminuirlo;

  • ha spesso bisogno di qualcuno vicino che l’aiuti nelle decisioni;

  • è facilmente influenzabile;

  • è più vulnerabile ai problemi di ansia;

  • quando vive un insuccesso associa l’accaduto esclusivamente ad una sua mancanza cosi provocando una maggiore sofferenza.

La persona con eccessiva autostima:

Come spesso succede anche qui vale la regola che il “troppo fa male”. Anche un’eccessiva autostima può essere deleteria per la persona:

  • colui che é troppo sicuro di se non si accorge dei propri errori, è incapace di guardarsi “dietro” e analizzare il proprio passato in quanto la sua sicurezza l’annebbia dal vedere i propri errori e questo non gli permette di trarne insegnamento.

  • è spesso orgoglioso, presuntuoso e testardo.

La persona con una buona autostima:

  • è in grado di valorizzare le proprie capacità e potenzialità tenendo sotto controllo i difetti e le parti del proprio carattere meno amato;

  • capace di rapportarsi e relazionarsi con le persone in modo realistico e positivo;

  • ha una maggiore possibilità di migliorare se stesso in quanto riesce a trarre dai propri errori un insegnamento;

  • è in grado di notare, quando le circostanze lo richiedono, che qualcosa non va;

  • è indipendente dal giudizio altrui;

  • mantiene i propri punti di forza e migliora quelli deboli.

 

Si nasce con una bassa autostima?

L’autostima si evolve e si modifica nel corso della vita. Noi non nasciamo con una buona o una bassa autostima ma l’autostima va coltivata, curata, alimentata nel corso della nostra vita. Alcuni sostengono che a influenzare la nostra autostima siano anche i nostri genitori con alcuni atteggiamenti e frasi ripetute del tipo: “Questo non lo sai fare lascia stare”, “lo faccio io non preoccuparti”, “non sei buono a far nulla”. Alcune frasi che vengono dette anche per proteggerci fanno si di alimentare negativamente la nostra autostima.

Ma principalmente la bassa autostima nasce generalmente da un contrasto tra il sé ideale (come vorremmo essere) ed il sé percepito (insieme di percezioni e conoscenze che noi abbiamo su di noi). Quante volte abbiamo pensato “vorrei essere diverso vorrei essere più…. ma non ci riesco”. Quando entriamo nel vortice della rassegnazione pensando che non cambieremo mai e non riusciremo mai ad essere “più”, la nostra paura si concretizza diventando un dato di fatto. Sì, è proprio cosi, siamo noi che ci “chiudiamo nella gabbia della timidezza, del fallimento continuo, della speranza che non esiste più.” Siamo noi che decidiamo di non essere in grado di lottare per migliorarsi ma scegliamo di peggiorare e rimanere per sempre quello che ora siamo.

 

Possiamo migliorare l’autostima?

La bassa autostima non è una condizione irreversibile, possiamo migliorarla con l’aiuto di uno psicoterapeuta:

  • vedere aspetti del nostro carattere che noi da soli non ci riusciamo;
  • lavorare sull’immagine di sé e sulle nostre percezioni;
  • imparare a conoscersi meglio, prestando una maggiore attenzione al nostro mondo interiore e studiando non solo gli aspetti negativi, ma anche quelli positivi;
  • individuare le nostre emozioni distruttive, imparando a riconoscerle;
  • entrare in contatto con le emozioni maggiormente sane e che ci sostengano nei momenti di difficoltà;
  • rivedere i propri ideali, le proprie aspirazioni e ambizioni (sé ideale), dobbiamo ponderare le nostre caratteristiche e capacità reali in modo da non prefiggersi obbiettivi e ideali troppo lontani e difficili da raggiungere. Prendendo coscienza dei nostri limiti possiamo accantonare momentaneamente le scelte da fare, troppo difficili per noi in quel momento, e riprenderle in seguito. E’ bene procedere anche per piccoli obiettivi, perché l’autostima cresce con l’aumento degli obiettivi raggiunti e quando avremo una buona autostima realizzare anche quelli più complessi e a prima vista irraggiungibili;
  • focalizzare le nostre energie sugli aspetti positivi del nostro carattere, in modo da svilupparli e concretizzarli e in seguito focalizzarci anche su quelli percepiti come negativi;
  • evitare di imporci delle cose come fossero un obbligo, dannoso anche volere a tutti i costi qualcosa nel momento in cui non possiamo averla.
Se rimaniamo intrappolati nella gabbia del “non c’è la posso fare..” non potremo mai creare una solida autostima. Ma attraverso un supporto terapeutico ci si può liberare dalle catene che vincolano la nostra libertà raggiungendo una sana autostima che ci permetterà di tirare fuori il nostro potenziale e realizzare la nostra vita.