Carlo quanto tempo siete stati insieme? Come avete vissuto questi anni?

La storia d’amore con Simona è durata tre anni. Ricordo come se fosse ieri il giorno in cui ci siamo conosciuti, ci piacemmo sin dal primo istante, fu un ”colpo di fulmine”. Da quel giorno per il piacere di vedersi facevamo tutto insieme, qualsiasi problema suo o mio diventava nostro, vivevamo come in una favola. I litigi c’erano ma erano passeggeri e ritornavamo più innamorati di prima come due anime destinate per sempre. Un giorno dove tutto procedeva serenamente, come un fulmine a ciel sereno, mi disse di non amarmi più.

 

Carlo quanto tempo siete stati insieme? Come avete vissuto questi anni?

La storia d’amore con Simona è durata tre anni. Ricordo come se fosse ieri il giorno in cui ci siamo conosciuti, ci piacemmo sin dal primo istante, fu un ”colpo di fulmine”. Da quel giorno per il piacere di vedersi facevamo tutto insieme, qualsiasi problema suo o mio diventava nostro, vivevamo come in una favola. I litigi c’erano ma erano passeggeri e ritornavamo più innamorati di prima come due anime destinate per sempre. Un giorno dove tutto procedeva serenamente, come un fulmine a ciel sereno, mi disse di non amarmi più.


Come hai vissuto i primi giorni?
Ero distrutto, non facevo che pensare a lei, a come poterla riconquistare, non riuscivo a darmi una ragione del perché fosse finita, ero convinto che andasse tutto bene, che ci amassimo e che la nostra storia fosse speciale come poche. Ancora più doloroso è stato il momento in cui ho preso coscienza che la nostra storia fosse finita per sempre. I primi giorni speravo che lei potesse ripensarci, che fosse semplicemente confusa, speravo che sentisse che gli mancavo e che tornasse da me, ma trascorsero giorni e giorni in attesa che qualcosa facesse cambiare la sua decisione; ma fu tutto inutile e capii che la storia era finita.


Perchè finisce un rapporto d'amore

Il rapporto d’amore può finire per diversi motivi:

  • uno dei due non ama;

  • di comune accordo si decide di chiudere un rapporto che non funziona;

  • per tradimento.

Nel caso di Carlo, che vive l’angoscia di essere stato abbandonato, la separazione può diventare una vera e propria malattia: il mal d'amoreIn questo caso si vive una vera e propria ossessione, ci manca la nostra metà, pensiamo continuamente a lei così tanto da non riuscire a dormire, iniziamo a vivere tanti sensi di colpa e ci martelliamo con lo stesso ritornello per ore e giorni: se avessi fatto di più… di meno… se fossi stato più… se fossi stato meno… Proviamo ad alleviare la ferita che si è aperta cercando una spiegazioni di ciò che ci è successo dagli altri, ma qualsiasi cosa che ci viene detta nulla al mondo può rimarginarla.


Cosa fare quando si è lasciati

E inutile farsi del male con il nostro ritornello del se avessi fatto… se fossi stato…se…, abbandoniamo la frustrazione e reagiamo. Innanzitutto dobbiamo rassegnarci al fatto che abbiamo bisogno di tempo prima che il mal d'amore possa andare via del tutto. Quindi è bene prendersi un periodo di tempo che ci aiuti a sanare la nostra ferita. Se stiamo studiando è probabile che faremo ben poco e rallenteremo il percorso di studio, se lavoriamo siamo meno attenti e creativi. Nel caso in cui non lavoriamo e non frequentiamo un corso di studi possiamo trovare ancora più difficoltà a vivere le nostre giornate, diventate ancora più vuote. Si consiglia di occupare il tempo libero nel volontariato o in qualsiasi altra cosa possa distrarci e far passare questi giorni dolorosi il più presto possibile. In questo periodo di “lutto” ci sembra importante trovare una ragione del perché la storia sia finita, cercare di capire perché l’amore è finito, ma a volte è solo un modo per prolungare il dolore. Bisogna guardare avanti, la vita non è finita solo perché una persona ci ha lasciati. La vita continua ed io esisto anche senza di lei. L’amore è una parte importante della nostra vita e deve essere vissuto bene e non dipendenti da esso. Bisogna avere più stima di noi stessi, credere di valere come persona ed essere lucidi per capire come e cosa si è vissuto in quel rapporto e prendere da questa esperienza giovamento per il futuro.


Vivere la solitudine della separazione

Il malessere della solitudine dopo la separazione è determinato dalla mancanza dell’oggetto di attaccamento, “perdita dell’amore”, e dall’isolamento sociale. Nella solitudine della separazione si vivono momenti difficili associati da nervosismo, ansia, intolleranza e insonnia. La vita appare senza senso, vuota e con un futuro incerto, si dubita di poter trovare una persona d’amare, che ricambi il nostro amore. Crediamo di rimanere soli tutta la vita per la paura d'innamorarsi e non soffrire ancora un'altra volta. Alla perdita della persona amata si aggiunge l'isolamento sociale perché mancano quelle abitudini che facevano parte del nostro quotidiano: la telefonata, la passeggiata, la cena del fine settimana, il cinema con i reciproci commenti, il piccolo litigio. Ci mancano gli amici che per motivi diversi nel tempo non li abbiamo più frequentati, e alcuni che frequentavamo prima della separazione si sono allontanati perché non amano vivere accanto a ciò che temono: la separazione. Allontanandosi dal separato è come allontanare l'immagine minacciosa della separazione. “E’ capitato a lui potrebbe capitare anche a me”. E’ la prova tangibile che può succedere, “potrebbe invogliare anche il nostro partner a farlo”. La loro paura alimenta pensieri moralistici e giudizi inappropriati nei nostri confronti. Il separato avverte il disagio degli altri e il proprio, e si allontana dagli amici accrescendo la propria solitudine.


Riorganizzarsi la vita da separato

Prima o poi arriva il momento del distacco dalla persona amata e dobbiamo cominciare a smettere di pensare col "noi", ma sostituirlo con "io". Ora abbiamo più tempo da dedicare a noi, sia per la nostra crescita personale sia per soddisfare quei bisogni che prima mettevamo in secondo piano e vivere una dimensione diversa del tempo, più congeniale alla nostra personalità, senza l'ansia di essere sempre disponibile per l'altro come una sorta di dipendenza. Vivere la propria vita e non quella dell'altro. Questo non esclude tutte quelle situazioni e tempo che comporta la vita in due: in una coppia che funziona ognuno deve avere il proprio spazio di libertà e autonomia. L'amore non è dipendenza ma rispetto, stima per l'altro, intimità e passione. Abbiamo scoperto di essere abbastanza autosufficienti, che vivere da soli non è proprio la fine del mondo. La solitudine può servire a capire i nostri errori e non commetterli in un'altra storia d'amore. Bisogna riallacciare i rapporti con le vecchie amicizie, ripensare a realizzarsi e continuare le cose che si erano abbandonate per mancanza di tempo, o forse per il concetto sbagliato che la vita può realizzarsi solo nell'amore. Bisogna provare piacere di sé facendo qualsiasi cosa che ci arricchisca interiormente. Vivere questo tempo di solitudine forzata può servire a rafforzare l'autostima ed essere una fase importante della nostra vita.