L’ansia è un sentimento spiacevole di incertezza e di paura interiorizzata, rispetto al futuro, senza che ci sia un reale pericolo oggettivo o eventi e situazioni che la giustifichino. Semplificando: l’ansia è una paura immotivata, definendo la paura come una reazione adeguata ad un pericolo reale. L’ansia è una risposta sostanzialmente fisiologica ad una sollecitazione interna o esterna che il cervello riceve e può essere normale o patologica.

 

Ansia normale e patologica

Una certa quantità d’ansia è da considerarsi normale, quasi tutti noi la sperimentiamo, in situazioni come il ritardo di una persona cara, l’attesa di un risultato d’esame, l’incontro con una persona per noi significativa. L’ansia è patologica quando diventa esagerata la valutazione di pericolo nei confronti di cose e situazioni che per motivi oggettivi e reali non è tale.
L'ansia è patologica quando per un ritardo di una persona cara il disagio diventa eccessivo quasi a diventare una malattia e diventa difficile superare la crisi. Spesso si hanno sensazioni penose dovute a reazioni neurovegetative. L’ansia diventa talmente disturbante da rendere l’individuo incapace di una vita normale.

Per chiarire il concetto dell’ansia la paragono ad un sistema d’allarme antifurto:

  • ansia normale -> un sistema d’allarme di un’auto deve attivarsi con meccanismi sonori e di blocco, quando le portiere vengono forzate o un estraneo ne prende possesso;
  • ansia patologica -> Quando l’allarme si attiva con una sfiorata di mano o con una soffiata di vento o  l’antifurto funziona anche quando non c’è nessun pericolo di essere rubata. Il meccanismo si è starato e va in allarme quando non dovrebbe.

Sintomi dell'ansia

Vi sono test psicologici che permettono di valutare se una persona vive un’ansia patologica. Ma ritengo più utile e veloce basarsi sul colloquio clinico e sulla raccolta della storia personale del soggetto per una diagnosi di ansia patologica.

  • Tremori, contrazioni muscolari.
  • Tensione, irrequietezza.
  • Sensazione di soffocamento.
  • Accelerazione del ritmo cardiaco.
  • Sudorazione.
  • Nausea, diarrea, disturbi addominali.
  • Vampate di calore o brividi.
  • Dolore o fastidio al petto.
  • Sensazioni di sbandamento, di instabilità, vertigini.
  • Risposte esagerate di allarme.

Psicoterapia e socioterapia

Con la terapia psicologica gli stati d’ansia traggono enormi vantaggi per correggere false interpretazioni dei sintomi, ed aiutare il cliente ad affrontare i loro problemi. Per alcuni casi è importante associare diverse strategie terapeutiche. In ogni caso il migliore approccio è quello in cui i benefici per il cliente sono graduali, iniziando dalla riduzione dei sintomi per poi risolvere i problemi alle “radici”.

 

Trattamento dell’ansia

Il trattamento dell’ansia richiede un amalgama fra le diverse terapie, e la scelta dipende dalla personalità del cliente e dal tipo di problema che vive. In esso è compreso la spiegazione delle conseguenze dell’ansia e i meccanismi psicologici coinvolti nella produzione dei sintomi organici e delle paure. Al cliente si chiede di annotare e fare attenzione il momento e la circostanza in cui compaiano i sintomi, e va incoraggiato ad esplorare i fattori scatenanti, sia fisici che psicologici, nella maniera più dettagliata possibile.

 

Tecnica di rilassamento

Il rilassamento muscolare è una tecnica di particolare utilità nelle persone che presentano sintomi somatici e che spesso non riescono a stabilire una connessione tra emozioni e sensazioni corporee. Seduti in maniera comoda concentratevi per contrarre e, quindi, rilassare i vari gruppi muscolari, partendo dai piedi e gradualmente risalendo lungo il corpo, in maniera da imparare la differenza tra tensione e rilassamento. Questa tecnica deve essere praticata regolarmente per essere utilizzata nel migliore dei modi quando vi sentite tesi.